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Marte, ossigeno, viaggi spaziali

 
Con l'opposizione di Marte finalmente un po' di ossigeno (e danza)! Dopo l'emergenza Covid-19 e avere sperimentato la tecnologia per collaborare a distanza in tutti i possibili modi alternativi fingendo di non sentire la mancanza del 'teatro dal vivo', si ricomincia andando su Marte, in collaborazione con l'Associazione Cernuschese Astrofili.

OTTOBRE 2020: Preparativi in una giornata di vento e pioggia.

Un po' di storia: origine della fantascienza

Superficie di Marte - mappa di Schiaparelli del 1888 a confronto con quella di un moderno satellite
Marte: mappa di Schiaparelli del 1888 a confronto con una mappa satellitare

Anche senza il potere di diffusione di Internet, alla fine del XIX secolo da una imprecisione nella traduzione in inglese delle osservazioni fatte dall'astronomo italiano Giovanni Schiaparelli (1835-1910) si diramò la convinzione che potesse esserci, o esserci stata, Vita su Marte.

Nel 1877 durante l'opposizione di Marte - nel momento cioè in cui la Terra viene a trovarsi tra il Sole e il pianeta - Schiaparelli, che fu direttore dell'Osservatorio di Brera di Milano dal 1862 al 1900, notò sulla superficie del “pianeta rosso” la presenza di zone scure e zone più chiare, che indicò rispettivamente come “mari” e “continenti”, e andamenti lineari che definì “canali”.

Piuttosto che veri canali della forma a noi più familiare, dobbiamo immaginarci depressioni del suolo non molto profonde, estese in direzione rettilinea per migliaia di chilometri, sopra larghezza di 100, 200 chilometri od anche più. Io ho già fatto notare altra volta, che, mancando sopra Marte le piogge, questi canali probabilmente costituiscono il meccanismo principale, con cui l'acqua (e con essa la vita organica) può diffondersi sulla superficie asciutta del pianeta.
Dall'articolo "La vita sul pianeta Marte" di Giovanni Schiaparelli

Anziché il più appropriato channels, venne utilizzato il termine canals che indica i canali 'artificiali', e ciò indusse a pensare ad un progetto architettonico ad opera di qualche civiltà e non a qualcosa di origine naturale.

L'apporto di Schiaparelli alle conoscenze scientifiche ad ogni modo fu senza dubbi grandissimo: ricevette nel 1872 la Medaglia d'Oro della Royal Astronomical Society per la scoperta del legame tra comete e sciami meteorici e nel 1902 la Medaglia Bruce della Astronomical Society of the Pacific, una delle più alte onorificenze in campo astronomico.

Affascinato dall'idea di una passata vita extraterrestre l'astronomo statunitense Percival Lowell (1855-1916), fondatore nel 1894 e direttore dell'
osservatorio di Flagstaff
L'osservatorio Lowell (Lowell Observatory) è un osservatorio astronomico che si trova a Flagstaff, in Arizona. È uno dei più antichi osservatori degli Stati Uniti, dal 1965 è nella lista dei monumenti storici nazionali.
osservatorio di Flagstaff
, a sua volta alimentò il fomento con le sue osservazioni e i suoi scritti, in particolare su Marte.

Un vantaggio di questa illusione collettiva è che costituì terreno fertile per la nascita della fantascienza. Un genere fortemente legato ai progressi e alle curiosità irrisolte della scienza. Come non citare "Dalla Terra alla Luna" e il suo proseguimento "Attorno alla luna" dello scrittore francese Jules Verne (1828 - 1905)?

Michele Ardan: «E però, nella mia perfetta ignoranza delle grandi leggi che regolano l'universo, mi limito a rispondere: - Non so se i mondi sono abitati, e siccome non lo so, vado a vedere. -»
Da "Dalla Terra alla Luna" (1865) di Jules Verne

Tale era la convinzione che potessero esistere i marziani che...

DIGRESSIONE - War of the Worlds ("La guerra dei mondi", in inglese) fu un celebre sceneggiato radiofonico trasmesso il 30 ottobre 1938 negli Stati Uniti dalla CBS e interpretato da Orson Welles, tratto dall'omonimo romanzo di fantascienza di Herbert George Wells. Molti radioascoltatori, malgrado gli avvisi trasmessi prima e dopo il programma, non si accorsero che si trattava di una finzione, credendo che stesse veramente avvenendo uno sbarco di extraterrestri ostili nel territorio americano. L'adattamento del romanzo, infatti, simulava un notiziario speciale che a tratti si inseriva sopra gli altri programmi del palinsesto radiofonico per fornire aggiornamenti sull'atterraggio di bellicose astronavi marziane nella località di Grovers Mill, nel New Jersey.

Herbert George Wells (1866-1946), "La guerra dei mondi", pubblicato originariamente a Londra in 9 puntate, da aprile a dicembre del 1897 sul Pearson's Magazine e riproposto in contemporanea sul The Cosmopolitan è considerato come uno dei primi romanzi del genere fantascientifico ed è probabilmente rimasta l'opera più famosa di Wells. una critica alla politica di colonialismo europeo nei vari continenti. Nota: In molti passaggi, infatti, viene portato un paragone esplicito tra come i Marziani sfruttino gli uomini e come gli uomini facciano lo stesso su mucche, conigli o altri animali che in qualche modo l'uomo prevarica.

Tra tante opere di autori interessanti ricordiamo "Cronache Marziane" (1954), per iniziare di nuovo, magari meglio, di Ray Bradbury (1920-2012), rinomato scrittore statunitense primo nel suo genere: una fantascienza rinnovata, 'umanista'.

Una delle interpretazioni più classiche di "Cronache marziane" è che rappresentino la storia dell'America: come gli europei si spinsero lontano dai loro confini e colonizzarono le popolazioni indigene americane, così i terrestri raggiunsero il pianeta Marte e ne colonizzarono gli abitanti, prevaricandoli senza grosse remore.

Un progetto teatrale per ricominciare

Il verde mattino
Il verde mattino

Le interpretazioni e gli spunti offerti dai 28 racconti di "Cronache marziane" di Ray Bradbury sono svariati e ricchissimi.

All'interno del libro, sempre bello da leggere, un racconto in particolare - "Il verde mattino" - ha subito innescato l'idea di un buon auspicio per la prima iniziativa della prossima stagione: un evento che mescola teatro, fantascienza, natura, animato dal desiderio di ricominciare nella continuità e nel cambiamento.

Ancora un istante, e le porte dei centri abitati si sarebbero spalancate, la gente sarebbe corsa fuori nel nuovo prodigio dell'ossigeno, a fiutare, assaporare in fondo ai polmoni lunghe sorsate di ossigeno, e le guance se ne coloravano, i nasi si raggelavano, i polmoni riprendevano vita, i cuori balzavano in petto e i corpi logori, consunti, si riprendevano in un istintivo passo di danza.
Da "Cronache marziane" (1954) di Ray Bradbury

Cercare verde, alberi per RESPIRARE, nuovi inizi.
Così in un certo senso è ora per noi.

Nel racconto viene descritto un riuscito tentativo di
terraformazione
È un ipotetico processo artificiale con l'obiettivo di rendere abitabile per l'uomo un pianeta o una luna, intervenendo sulla sua atmosfera - creandola o modificandone la composizione chimica - in modo da renderla simile a quella della Terra ed in grado di sostenere un ecosistema.
terraformazione
attraverso il lavoro di semina di Benjamin Driscoll, richiamo alla figura di John Chapman (1774-1845), pioniere americano che attraversando a piedi gli Stati Uniti seminò decine di migliaia di piante di mele e per questo è ricordato con il nome di Johnny Appleseed (italianizzato in Giovannino Semedimela). Per noi è un proseguire sul filone tematico avviato col tenace pastore di Jean Giono: "L'uomo che piantava alberi", da cui e' nato l'originale corto teatrale Semi silenziosi.

Un motivo che ritorna, un nuovo progetto mix teatro-danza-divulgazione che nasce.

Corto teatrale durata: 30 minuti

Mix teatro natura astronomia - Osservatorio Astronomico Gabriele Barletta Cernusco s/N (MI)
Da OTTOBRE 2020 si aggiunge al repertorio il corto teatrale "Il verde mattino" dedicato a Marte e agli inizi, unendo teatro, danza, Natura ed eventualmente divulgazione, tratto da "Cronache Marziane" di Ray Bradbury.

Rivolto a: tutti
Genere: narrazione con percussioni dal vivo
Progettato per teatro e spazi alternativi
(anche all'aperto)
Durata: 30 minuti

Possibili anche altre proposte dal vivo o online.

 
 

Ossigeno e vita

L'ossigeno 'è' vita.

Trattandosi di un gas altamente reattivo - si può combinare con rocce e altri composti della superficie, ossidandoli e sparendo dall'atmosfera - se permane significa che vi è un qualche processo di costante produzione. Nell'atmosfera terrestre è conseguenza dell'attività biologica delle piante attraverso la
fotosintesi clorofilliana
È un processo biochimico innescato dalla clorofilla - pigmento che assorbe l'energia solare trasformandola in energia chimica - per mezzo del quale in presenza di luce solare le piante verdi e altri organismi producono sostanze organiche necessarie al proprio nutrimento, principalmente carboidrati, a partire da anidride carbonica atmosferica e acqua metabolica.
6 CO2 + 6 H2O → C6H12O6 (Glucosio) + 6 O2
fotosintesi clorofilliana
.
Da tempo è noto che su Marte ci sono tracce di ossigeno, seppur in bassa quantità. Ma stranamente le registrazioni dal rover Curiosity inviato nel 2012 hanno rilevato in alcuni mesi valori anche del 30% superiori a quelli che dovrebbero esserci, tenendo conto che la sua
atmosfera
L'atmosfera è un involucro gassoso che circonda un corpo celeste, le cui molecole sono trattenute dalla forza di gravità del corpo stesso.
atmosfera
è composta per il 95% del volume da anidride carbonica (CO2), per il 2,6% da azoto molecolare (N2), per l'1,9% da argon (Ar), per lo 0,06% da monossido di carbonio (CO) e per lo 0,16% da ossigeno molecolare (O2).

Una ipotesi è che l'ossigeno possa provenire dalla respirazione di batteri e ciò favorisce la speranza che possano trovarsi forme di vita, se non sulla superficie dove le radiazioni cosmiche sono troppo intense, magari a qualche decine di centimetri in profondità.

Un'altra possibile ipotesi è che nella "chimica marziana" si presentino reazioni al momento sconosciute, governate cioè da “leggi” che non si verificano sulla Terra a causa delle caratteristiche atmosferiche assai differenti.

Terra e Marte a confronto

Terra e Marte
Terra e Marte

Marte ha diametro circa la metà di quello terrestre.

La gravità esercitata alla superficie è pure inferiore a quella terrestre: considerando pari a 1 la gravità terrestre, quella su Marte è 0,38. In altre parole un uomo di 70 kg peserebbe su Marte soltanto 26,6 kg.

Il colore che da sul rosso è dovuto al fatto che è ricco di ossidi di ferro, rosso.

Essa è composta per il 95% da anidride carbonica, per il 2,7% da azoto, per l' 1,6 da argon, e da tracce di altri gas come ossido di carbonio, ossigeno, vapor d'acqua, ozono, eccetera. Si tratta di un'atmosfera molto sottile che, alla superficie del pianeta, esercita una pressione di appena 1/150 rispetto a quella terrestre. E' proprio la bassa pressione atmosferica a non permettere l'esistenza di acqua allo stato liquido su Marte: se mai ve ne fosse, infatti, entrerebbe subito in ebollizione ed evaporerebbe. L'unico stato fisico dell'acqua compatibile con le basse pressioni della superficie di Marte è il ghiaccio. E infatti acqua congelata, mescolata ad abbondanti ghiacci di anidride carbonica (ghiaccio secco), si trova nelle due calotte polari del pianeta. Nelle stagioni fredde, quando la temperatura di Marte scende al di sotto del punto di condensazione dell'anidride carbonica, le calotte si estendono notevolmente; nelle stagioni calde, invece, si riducono fin quasi a scomparire.

Proposte per 'viaggiare' su Marte

Nei primi 150 anni di studi le conoscenze hanno fatto davvero enormi passi avanti.

E nell'attesa che i viaggi spaziali diventino cosa fattibile e ordinaria, è possibile immergersi a lungo nell'incredibile paesaggio di Marte sorvolandolo attraverso queste splendide immagini elaborate dai dati raccolti dalla videocamera HiRISE dell'orbiter Mars Reconnaisance:

Passeggiando su Marte

Una ulteriore possibilità sarà seguire ad ottobre le iniziative dell'Associazione Cernuschese Astrofili dedicate al Pianeta rosso. Non potendo ancora aprire al pubblico l'Osservatorio Civico G. Barletta, si utilizzeranno il canale Youtube e il sito per pubblicare contenuti divulgativi, condividere le osservazioni e incentivare una partecipazione attiva.

IL CIELO DI OTTOBRE

Il 14 ottobre 2020 il pianeta Marte sarà in opposizione, e oltre a belle congiunzioni quali quelle fra la Luna e Venere del 14, fra la Luna e Giove il 22, il 21 ci sarà il picco delle Orionidi, lo sciame meteorico d’autunno.
Il 31 del mese il pianeta Urano sarà in opposizione.

Quando Marte è in opposizione, fenomeno che si verifica circa ogni due anni, raggiunge la sua massima luminosità e ciò ne favorisce la visualizzazione già ad occhio nudo.

Da non perdere dunque l'occasione il prossimo ottobre di affacciarsi alla finestra e provare ad individuarlo nella sua colorazione rossastra. E chissà...

Marte è lì, in attesa di essere raggiunto.
Buzz Aldrin (1930, astronauta)

 BLOG MIXTEATRO  Argomenti vari, spesso spunto per progetti teatrali. Ad esempio?

  • Le dimensioni geometriche e la relatività con Ottavio il Quadrato, l'insegnante di matematica protagonista di "Viaggio tra linee e punti... di vista", originale testo ispirato a Flatlandia di Edwin A. Abbot.
  • Storie di personaggi importanti nell'ambito della scienza o dell'arte come Galileo Galilei descritto nel testo teatrale "Vita di Galileo" di Bertolt Brecht.
  • Il rispetto per l'ambiente con "Semi silenziosi" dal libro "L'uomo che piantava gli alberi" di Jean Giono (attivo per il 2024/2025).
  • Marte, il verde, gli inizi con Il verde mattino di Ray Bradbury
  • Forti e... donne
Prato fiorito
 

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