Anche senza il potere di diffusione di Internet, alla fine del XIX secolo da una imprecisione nella traduzione in inglese delle osservazioni fatte dall'astronomo italiano Giovanni Schiaparelli (1835-1910) si diramò la convinzione che potesse esserci, o esserci stata, Vita su Marte.
Nel 1877 durante l'opposizione di Marte - nel momento cioè in cui la Terra viene a trovarsi tra il Sole e il pianeta - Schiaparelli, che fu direttore dell'Osservatorio di Brera di Milano dal 1862 al 1900, notò sulla superficie del “pianeta rosso” la presenza di zone scure e zone più chiare, che indicò rispettivamente come “mari” e “continenti”, e andamenti lineari che definì “canali”.
Anziché il più appropriato channels, venne utilizzato il termine canals che indica i canali 'artificiali', e ciò indusse a pensare ad un progetto architettonico ad opera di qualche civiltà e non a qualcosa di origine naturale.
L'apporto di Schiaparelli alle conoscenze scientifiche ad ogni modo fu senza dubbi grandissimo: ricevette nel 1872 la Medaglia d'Oro della Royal Astronomical Society per la scoperta del legame tra comete e sciami meteorici e nel 1902 la Medaglia Bruce della Astronomical Society of the Pacific, una delle più alte onorificenze in campo astronomico.
Un vantaggio di questa illusione collettiva è che costituì terreno fertile per la nascita della fantascienza. Un genere fortemente legato ai progressi e alle curiosità irrisolte della scienza. Come non citare "Dalla Terra alla Luna" e il suo proseguimento "Attorno alla luna" dello scrittore francese Jules Verne (1828 - 1905)?
Tale era la convinzione che potessero esistere i marziani che...
DIGRESSIONE - War of the Worlds ("La guerra dei mondi", in inglese) fu un celebre sceneggiato radiofonico trasmesso il 30 ottobre 1938 negli Stati Uniti dalla CBS e interpretato da Orson Welles, tratto dall'omonimo romanzo di fantascienza di Herbert George Wells. Molti radioascoltatori, malgrado gli avvisi trasmessi prima e dopo il programma, non si accorsero che si trattava di una finzione, credendo che stesse veramente avvenendo uno sbarco di extraterrestri ostili nel territorio americano. L'adattamento del romanzo, infatti, simulava un notiziario speciale che a tratti si inseriva sopra gli altri programmi del palinsesto radiofonico per fornire aggiornamenti sull'atterraggio di bellicose astronavi marziane nella località di Grovers Mill, nel New Jersey.
Herbert George Wells (1866-1946), "La guerra dei mondi", pubblicato originariamente a Londra in 9 puntate, da aprile a dicembre del 1897 sul Pearson's Magazine e riproposto in contemporanea sul The Cosmopolitan è considerato come uno dei primi romanzi del genere fantascientifico ed è probabilmente rimasta l'opera più famosa di Wells. una critica alla politica di colonialismo europeo nei vari continenti. Nota: In molti passaggi, infatti, viene portato un paragone esplicito tra come i Marziani sfruttino gli uomini e come gli uomini facciano lo stesso su mucche, conigli o altri animali che in qualche modo l'uomo prevarica.
Tra tante opere di autori interessanti ricordiamo "Cronache Marziane" (1954), per iniziare di nuovo, magari meglio, di Ray Bradbury (1920-2012), rinomato scrittore statunitense primo nel suo genere: una fantascienza rinnovata, 'umanista'.
Una delle interpretazioni più classiche di "Cronache marziane" è che rappresentino la storia dell'America: come gli europei si spinsero lontano dai loro confini e colonizzarono le popolazioni indigene americane, così i terrestri raggiunsero il pianeta Marte e ne colonizzarono gli abitanti, prevaricandoli senza grosse remore.
Le interpretazioni e gli spunti offerti dai 28 racconti di "Cronache marziane" di Ray Bradbury sono svariati e ricchissimi.
All'interno del libro, sempre bello da leggere, un racconto in particolare - "Il verde mattino" - ha subito innescato l'idea di un buon auspicio per la prima iniziativa della prossima stagione: un evento che mescola teatro, fantascienza, natura, animato dal desiderio di ricominciare nella continuità e nel cambiamento.
Cercare verde, alberi per RESPIRARE, nuovi inizi.
Così in un certo senso è ora per noi.
Un motivo che ritorna, un nuovo progetto mix teatro-danza-divulgazione che nasce.
Corto teatrale durata: 30 minuti
Rivolto a: tutti
Genere: narrazione con percussioni dal vivo
Progettato per teatro e spazi alternativi
(anche all'aperto)
Durata: 30 minuti
Possibili anche altre proposte dal vivo o online.
L'ossigeno 'è' vita.
Una ipotesi è che l'ossigeno possa provenire dalla respirazione di batteri e ciò favorisce la speranza che possano trovarsi forme di vita, se non sulla superficie dove le radiazioni cosmiche sono troppo intense, magari a qualche decine di centimetri in profondità.
Un'altra possibile ipotesi è che nella "chimica marziana" si presentino reazioni al momento sconosciute, governate cioè da “leggi” che non si verificano sulla Terra a causa delle caratteristiche atmosferiche assai differenti.
Marte ha diametro circa la metà di quello terrestre.
La gravità esercitata alla superficie è pure inferiore a quella terrestre: considerando pari a 1 la gravità terrestre, quella su Marte è 0,38. In altre parole un uomo di 70 kg peserebbe su Marte soltanto 26,6 kg.
Il colore che da sul rosso è dovuto al fatto che è ricco di ossidi di ferro, rosso.
Essa è composta per il 95% da anidride carbonica, per il 2,7% da azoto, per l' 1,6 da argon, e da tracce di altri gas come ossido di carbonio, ossigeno, vapor d'acqua, ozono, eccetera. Si tratta di un'atmosfera molto sottile che, alla superficie del pianeta, esercita una pressione di appena 1/150 rispetto a quella terrestre. E' proprio la bassa pressione atmosferica a non permettere l'esistenza di acqua allo stato liquido su Marte: se mai ve ne fosse, infatti, entrerebbe subito in ebollizione ed evaporerebbe. L'unico stato fisico dell'acqua compatibile con le basse pressioni della superficie di Marte è il ghiaccio. E infatti acqua congelata, mescolata ad abbondanti ghiacci di anidride carbonica (ghiaccio secco), si trova nelle due calotte polari del pianeta. Nelle stagioni fredde, quando la temperatura di Marte scende al di sotto del punto di condensazione dell'anidride carbonica, le calotte si estendono notevolmente; nelle stagioni calde, invece, si riducono fin quasi a scomparire.
Nei primi 150 anni di studi le conoscenze hanno fatto davvero enormi passi avanti.
E nell'attesa che i viaggi spaziali diventino cosa fattibile e ordinaria, è possibile immergersi a lungo nell'incredibile paesaggio di Marte sorvolandolo attraverso queste splendide immagini elaborate dai dati raccolti dalla videocamera HiRISE dell'orbiter Mars Reconnaisance:
Una ulteriore possibilità sarà seguire ad ottobre le iniziative dell'Associazione Cernuschese Astrofili dedicate al Pianeta rosso. Non potendo ancora aprire al pubblico l'Osservatorio Civico G. Barletta, si utilizzeranno il canale Youtube e il sito per pubblicare contenuti divulgativi, condividere le osservazioni e incentivare una partecipazione attiva.
Il 14 ottobre 2020 il pianeta Marte sarà in opposizione, e oltre a belle congiunzioni quali quelle fra la Luna e Venere del 14, fra la Luna e Giove il 22, il 21 ci sarà il picco delle Orionidi, lo sciame meteorico d’autunno.
Il 31 del mese il pianeta Urano sarà in opposizione.
Quando Marte è in opposizione, fenomeno che si verifica circa ogni due anni, raggiunge la sua massima luminosità e ciò ne favorisce la visualizzazione già ad occhio nudo.
Da non perdere dunque l'occasione il prossimo ottobre di affacciarsi alla finestra e provare ad individuarlo nella sua colorazione rossastra. E chissà...
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